lunedì 25 maggio 2015

Second Chance: Luca Milani dal vivo!


Un nuovo, grande artista ha condiviso “la resistenza alla crudeltà” (Edgar Morin dixit) del comitato esodati di Lodi. Convocato con un preavviso minimo, Luca Milani si è presentato all'incontro di DomenicArci del circolo Arci Ghezzi di Lodi accompagnato dalla solida fama di troubadour che lo segue dall'uscita di Sin Train (il suo disco più bello) e del più recente Lost For Rock'n'Roll. Con chitarra elettrica, acustica e armonica ha colto subito lo spirito della domenica sera, intonando una sentita Second Chance come apertura del suo primo set. Un'altra chance, obbligatoria, è quella che chiedono gli esodati ed è sempre la stessa: non sono di essere riconosciuti come vittime di un'ingiustizia, ma anche di essere stati travolti da una marea di parole vuote perché come scriveva Bermard Malamud “ci sono periodi in cui è la società stessa a nascondere le idee che tradizionalmente consideriamo un valore”. Per riprendere quelle idee, quei valori e quelle parole servono anche (e soprattutto) visioni diverse e allora ben vengano le ispirate melodie di Luca Milani in On A Saturday Night, Dust And Wind o nell'accorata versione di I Need To Know di Tom Petty. La lingua non è un ostacolo, anzi: ho bisogno di sapere, dice il ritornello e sembra ricollegarsi, almeno in modo ideale, con quello che chiede Tom Waits, richiamato in Non siamo qui per le caramelle, quando canta What's He Building There?, ovvero cosa sta facendo là dentro? Appunto, cosa sta succedendo se le parole sono sempre più incomprensibili, se la corte costituzionale smentisce un ministro, poi viene smentita a sua volta da un altro ministro che viene smentito dal presidente del consiglio dei ministri? Come può funzionare? Luca Milani ha risposto con un'intensa Bandit e poi con Party Dress, inevitabilmente, ha annunciato l'ora di cena, grazie all'ospitalità del circolo Arci Ghezzi. Breve, ma non meno importante il secondo set, ormai in versione notturna: Luca Milani ha sfoderato un bellissimo inedito, Queen Of Wonderland e poi ha offerto agli esodati l'invocazione springsteeniana di No Surrender, più sentita che mai, vista l'occasione. La dedica era implicita, anche perché Luca Milani è un songwriter e un performer di poche parole. Quello che deve dire, e lo dice molto bene, è tutto nelle sue canzoni e allora sono arrivate Silence Of This Town e Old August Sun a ricordarci che anche nell'estate incombente “l'ingiustizia è l'ingiustizia”. L'abbiamo scritto noi, qualche tempo fa. L'aveva già scritto Bernard Malamud. Non è solo una coincidenza. Deve essere proprio così.

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