giovedì 27 novembre 2014

Non siamo fantasmi...


4 dicembre 2011/4 dicembre 2014: dopo tre anni di riforma Fornero delle pensioni, a Lodi gli esodati ancora in piazza per il riconoscimento dei loro d/i/r/i/t/t/i. Dopo sei interventi legislativi di salvaguardia (ossia di possibilità di accedere alla pensione secondo le regole antecedenti la riforma) per un totale di 170.300 salvaguardati, il problema esodati non è ancora risolto. Nella relazione tecnica della direzione generale INPS del maggio 2012, tesa a definire i confini del fenomeno esodati, il numero era fissato in 390.200. Il conto è semplice: ne mancano ancora 219.900. 219.200 persone in carne ed ossa, non sterili numeri, che hanno mogli o mariti, figli, genitori, spinti a vivere una vita quotidiana di angoscia con un futuro incerto.  Alcuni si sono visti aggiungere fino a otto anni prima di potere accedere alla pensione e, data l’età, senza possibilità di trovare un lavoro; abbandonati senza reddito e senza pensione una situazione che genera tensione sociale e disagio personale e che ha prodotto un acuirsi dei fenomeni di autolesionismo. Tutto questo non può continuare. Per qualcuno gli esodati non esistono, sono fantasmi che compaiono e scompaiono. Compaiono improvvisamente nei discorsi di insediamento dei nuovi governi o nuovi ministri, quando si è sotto elezioni (anche gli esodati e i loro parenti votano), quando, come oggi, fanno iniziative ed è difficile sostenere che non esistono. O ancora quando qualche giornalista zelante li intervista. Scompaiono però subito dopo quando devono essere prese decisioni che ne risolvano la situazione. Allora tutto cambia; mancano le risorse, non è il momento giusto, ci sono altre priorità, fino a negarne persino l’esistenza. Tutto questo non può continuare. Serve un intervento immediato e definitivo che risolva in modo strutturale la situazione. E’ stato più volte promesso dai presidenti del consiglio e Ministri che si sono succeduti e persino dal presidente della repubblica nell’ultimo messaggio di fine anno, ma ancora nulla di definitivo è stato fatto. Serve modificare la legge Fornero perché, più a lungo i padri rimangono al lavoro, meno posti si liberano per i giovani. Questa è la vera solidarietà generazionale, non quella che taglia i diritti a padri e figli e rende la condizione di entrambi più precaria. Serve il r/i/s/p/e/t/t/o dei d/i/r/i/t/t/i.

1 commento:

  1. L'impostazione grafica del volantino è a cura di Fabrizio Del Fiacco che ringraziamo per la collaborazione e la gentile concessione.

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